La Milano
A Cutro è una strage di bambini. Il bilancio delle vittime sale a 79
Dopo due settimane dalla tragedia di Cutro, il mare continua a restituire i corpi delle vittime. È uno strazio senza fine. Lo si legge negli occhi dei soccorritori, stremati dalla ricerca tra le acque della costa crotonese. Lo si legge nella disperazione dei parenti delle vittime e dei sopravvissuti, ormai rassegnati a vedere salire ancora il conto di chi non ce l’ha fatta. In mattinata, a Praialonga, un paio di chilometri a nord dalla spiaggia del naufragio, vengono recuperati altri due corpi: un bambino piccolo e un uomo. Il primo, sulla cui età, dopo 15 giorni tra le acque, si possono solo azzardare supposizioni, è stato trovato in mare. L’uomo, invece, sulla spiaggia. Ma non è finita qui. “Poco prima di mezzogiorno” - scrivono le agenzie di stampa - viene trovato un altro corpo, il 79esimo. Ancora un bambino. Anche in questo caso difficile individuare l’età: “la salma è in pessime condizioni”, dicono i soccorritori.