Oggi in Cristo

Oggi in Cristo


È risorto come aveva detto

June 23, 2021

(Testo di riferimento: Matteo 28, 1-15 - La Bibbia)

Nello scorso episodio abbiamo lasciato Gesù nella tomba preparata per lui da Giuseppe d'Arimatea. Ma, come sappiamo, egli aveva promesso di risorgere entro il terzo giorno. D'altra parte è proprio la risurrezione a dare un senso a tutta l'opera di Gesù. Ne parliamo in questo episodio 64 della serie sul vangelo di Matteo.

Dopo il sabato, verso l'alba del primo giorno della settimana, Maria Maddalena e l'altra Maria andarono a vedere il sepolcro. (Matteo 28,1)

Nello scorso episodio avevamo visto che, mentre la maggioranza dei discepoli si era allontanata, erano rimaste alcune donne discepole di Gesù che avevano seguito le vicende della sua morte e della sua sepoltura. Lo scorso episodio si era concluso con alcune donne che erano rimaste sedute di fronte al sepolcro subito dopo la sepoltura di Gesù. Come si evidenzia anche dagli altri vangeli, c'erano diverse donne presenti, ma Matteo si sofferma in particolare su due di loro, Maria Maddalena e quella che chiama l'altra Maria, riferendosi a Maria madre di Giacomo e di Giuseppe come avevamo letto in Matteo 27:56.

Queste donne avevano quindi visto dove Gesù era stato sepolto e avevano intenzione di tornare lì subito dopo il sabato. E così fecero all'alba del primo giorno della settimana, quella che noi oggi chiamiamo domenica. Nel parallelo in Marco 16:1-7, apprendiamo che tra loro c'era anche una certa Salomè e che il loro scopo era quello di ungere con aromi il corpo di Gesù, come si usava fare. Teniamo presente che, secondo il vangelo di Giovanni, Giuseppe d’Arimatea coadiuvato da Nicodemo, un altro discepolo fariseo e membro del sinedrio, avevano già unto il corpo di Gesù (Gv 19:40), ma evidentemente quelle donne sentivano ancora il bisogno di mostrare in quel modo il loro affetto verso il maestro ormai defunto.

Ed ecco si fece un gran terremoto; perché un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e vi sedette sopra. Il suo aspetto era come di folgore e la sua veste bianca come neve.  E, per lo spavento che ne ebbero, le guardie tremarono e rimasero come morte.  (Matteo 28,2-4)

Matteo ci descrive in modo molto sintetico questo evento. L'evangelista Marco nel parallelo in Marco 16:1-7 ci spiega che le donne erano preoccupate perché spostare la pietra di un sepolcro non era un lavoro semplice e, mentre si recavano lì, speravano di trovare qualcuno che potesse farlo per loro. Esse non avevano nemmeno pensato all'eventualità che Gesù potesse non essere più nella tomba e questo ci conferma che i discepoli, nonostante ciò che Gesù aveva detto loro, non avevano mai creduto davvero nella risurrezione.

Ma arrivate sul posto trovarono la pietra già rotolata. Gli eventi che ci sta descrivendo Matteo con il terremoto, l'apertura del sepolcro da parte dell'angelo e lo spavento delle guardie devono essere quindi avvenuti prima che le donne arrivassero al sepolcro.

Ma l'angelo si rivolse alle donne e disse: «Voi, non temete; perché io so che cercate Gesù, che è stato crocifisso. Egli non è qui, perché è risuscitato come aveva detto; venite a vedere il luogo dove giaceva. E andate presto a dire ai suoi discepoli: "Egli è risuscitato dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete". Ecco, ve l'ho detto». (Matteo 28,5-7)

L'angelo che aveva rotolato la pietra, facendo scappare le guardie per lo spavento, era rimasto lì e si mostrò alle donne. Il messaggio dell’angelo era molto chiaro: Gesù è risorto come aveva detto! Non cercatelo qui perché come egli vi aveva detto presto vi precederà in Galilea dove lo incontrerete. L'angelo le invitò a vedere con i loro occhi il luogo dove Gesù era stato deposto e...