Oggi in Cristo

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Gesù e i nostri dubbi

October 01, 2020

(Testo di riferimento: Matteo 11,1-6 -  La Bibbia)

Una delle cose che mi piace di più della bibbia è il fatto che, a differenza di altri tipi di letteratura, non presenta i vari personaggi come figure mitiche, invincibili, senza dubbi. Anzi, spesso non ci risparmia i dubbi di questi personaggi, la loro fragilità, le loro delusioni...

Abbiamo occasione di parlarne in questo ventiquattresimo episodio del vangelo di Matteo.

Come dicevo, i vangeli non ci risparmiano le debolezze tipiche degli esseri umani.

I discepoli di Gesù spesso non comprendevano il piano del loro maestro, anzi non comprendevano nemmeno i suoi insegnamenti. Spesso avevano dei dubbi sul suo modo di operare, e lo vedremo soprattutto quando Gesù comincerà a parlare della sua morte e della sua risurrezione.

Ma in questo capitolo 11 è addirittura l'insospettabile Giovanni Battista a nutrire dei dubbi su Gesù:

Quando ebbe finito di dare le sue istruzioni ai suoi dodici discepoli, Gesù se ne andò di là per insegnare e predicare nelle loro città.Giovanni, avendo nella prigione udito parlare delle opere del Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli:  «Sei tu colui che deve venire, o dobbiamo aspettare un altro?» (Matteo 11,1-3)

Giovanni Battista fino a quel momento sembrava essere l'unico che aveva davvero compreso chi fosse Gesù.

Ripensate un attimo al capitolo 3 di Matteo che abbiamo visto un po' di tempo fa. Giovanni era colui che aveva battezzato Gesù, colui che aveva preparato il popolo a incontrare il suo Messia.

Quando aveva battezzato Gesù, Giovanni aveva mostrato di avere le idee chiare su Gesù, considerandolo superiore a lui. Eppure ora Giovanni, ascoltando ciò che Gesù stava facendo, sembra dubbioso.

Perché questi dubbi? Cosa era cambiato?

Giovanni era finito in prigione... Un dettaglio non da poco.

In prigione Giovanni aveva il tempo di riflettere sul modo in cui aveva speso la sua vita per preparare il popolo al regno di Dio. E aveva tempo per confrontare le proprie aspettative con ciò che stava accadendo.

Qualcosa non quadrava. Io credo che i suoi dubbi fossero sensati. Anche io al suo posto avrei avuto dei dubbi...

Perché?

Pensateci un attimo.

Lui aveva preparato la strada al Messia, colui che doveva regnare in Israele portando pace e giustizia, il discendente di Davide che tutti aspettavano per riportare Israele ai suoi antichi fasti come ai tempi di Davide, colui che avrebbe dovuto giudicare gli ingiusti!

Se foste stati al suo posto, non vi sareste aspettati di avere un posto d'onore al fianco di Gesù mentre egli instaurava il suo regno?

Invece Giovanni stava subendo violenza proprio da parte di quegli ingiusti che dovevano essere giudicati da Gesù.

Qualcosa non quadrava. Giovanni aveva l'impressione che Gesù non stesse facendo ciò che lui si sarebbe aspettato dal Re di Israele.

Leggendo le pagine dell'Antico Testamento, sappiamo che c'erano diverse aspettative in Israele riguardo a personaggi che "dovevano venire" e che potevano avere un ruolo nello sviluppo del regno di Dio. A dispetto di ciò che spesso si pensa oggi, nell'Antico Testamento non era così chiaro che il profeta che Mosè stesso aveva anticipato, il sommo sacerdote definitivo e il Re Messia sarebbero stati la stessa persona.

Oggi, a posteriori, i cristiani leggono l'Antico Testamento alla luce di ciò che Gesù ha fatto, ma dobbiamo comprendere che non era così semplice per i discepoli...