Oggi in Cristo

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Pecore in mezzo ai lupi

September 24, 2020

(Testo di riferimento: Matteo 10,16-42 -  La Bibbia)

Come abbiamo visto nell'episodio precedente, Gesù aveva dato ai dodici un incarico speciale e, per rendere più efficace la loro testimonianza, aveva dato loro capacità di fare opere straordinarie.

Tutto bello fin qui. Ma le medaglie hanno sempre due lati. Non sarebbero state tutte rose e fiori. Infatti, essi sarebbero stati come pecore in mezzo ai lupi.

Ne parliamo in questo ventitreesimo episodio del vangelo di Matteo.

«Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Guardatevi dagli uomini; perché vi metteranno in mano ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per servire di testimonianza davanti a loro e ai pagani. Ma quando vi metteranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come parlerete o di quello che dovrete dire; perché in quel momento stesso vi sarà dato ciò che dovrete dire. Poiché non siete voi che parlate, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. (Matteo 10,16-20)

Pecore in mezzo ai lupi... Non è una prospettiva piacevole perché sappiamo che fine fanno in genere le pecore in mezzo ai lupi.

Gesù utilizza questa espressione piuttosto estrema per preparare i dodici al peggio, anche se le persecuzioni che egli descrisse in questa sezione non erano imminenti per loro.

In effetti, Gesù sembra fare un discorso piuttosto generale che dovrà accompagnare i suoi discepoli anche in futuro, soprattutto dopo la sua ascensione, come si vedrà nel libro degli Atti degli apostoli.

Citando un paio di esempi dal regno animale, il serpente e la colomba, Gesù invitò i discepoli ad essere prudenti, astuti, saggi e allo stesso tempo semplici, integri, incontaminati nell'affrontare il modo intorno a loro.

Gesù prefigura subito i tre tipi di persecuzione a cui i discepoli sarebbero stati sottoposti: da parte delle autorità politiche, da parte delle autorità religiose e da parte della famiglia.

Nel brano appena letto, in particolare emergono i primi due tipi, poi Gesù parlerà anche del terzo.

I tribunali e le sinagoghe erano espressione dell'autorità politica e religiosa. Nell'immediato non risulta che i dodici ebbero problemi in tal senso, tuttavia basta leggere gli Atti degli apostoli per realizzare in quale modo la persecuzione cominciò proprio all'interno di Israele, con gli Ebrei che non avevano riconosciuto Gesù come Messia che cominciarono a perseguitare gli altri Ebrei che invece lo avevano seguito.

Ma, come abbiamo letto, Gesù aveva subito rincuorato i discepoli. Infatti Egli non li avrebbe abbandonati. La persecuzione li avrebbe portati ad essere testimoni anche di fronte ad autorità importanti, come governatori e re, estendendosi anche ai pagani. Ma lo Spirito di Dio sarebbe stato con loro anche in quei momenti e li avrebbe sostenuti nel loro compito di testimoni.

Insomma, se da una parte essi dovevano prepararsi ad una certa sofferenza, dall'altra avrebbero comunque sperimentato una guida particolare da parte di Dio che li avrebbe aiutati a sopportarla.

Come abbiamo detto, c'è poi il terzo tipo di persecuzione, quello più terribile di tutti, quello da parte della famiglia.

Il fratello darà il fratello a morte, e il padre il figlio; i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato. (Matteo 10,21-22)

Fratello contro fratello, padre contro figlio.