Oggi in Cristo

Oggi in Cristo


Gesù tra fede e scetticismo

September 10, 2020

(Testo di riferimento: Matteo 9,18-38 -  La Bibbia)

Ciao a tutti.

nel ventunesimo episodio della serie sul vangelo di Matteo vedremo Gesù alle prese con alcuni casi che noi definiremmo difficili: una bambina morta, una donna che soffriva di emorragia da ben dodici anni, due ciechi e un indemoniato muto.

Cosa hanno in comune tutti questi casi? La fede e la potenza divina di Gesù in grado di operare miracoli straordinari in risposta alla fede.

Siete pronti? Andiamo a cominciare tra un attimo.

 Mentre egli diceva loro queste cose, uno dei capi della sinagoga, avvicinatosi, s'inchinò davanti a lui e gli disse: «Mia figlia è morta or ora; ma vieni, posa la mano su di lei ed ella vivrà». Gesù, alzatosi, lo seguiva con i suoi discepoli. (Matteo 9,18-19)

Uno dei capi della sinagoga si avvicina a Gesù. Il vangelo di Marco ci dà anche il nome di quell'uomo, Iairo o Giairo a seconda delle traduzioni. Era una persona in vista tra il popolo. Anch’egli come altri aveva sentito parlare di Gesù e non sappiamo se in precedenza fosse stato uno scettico. Sappiamo però che quando si trovò alle strette, magari dopo aver tentato invano altre strade, quest'uomo si recò da Gesù.

Se leggiamo il brano parallelo di Marco, ci rendiamo conto del fatto che ci sono differenze tra i due racconti. Questo non deve stupirci, d'altra parte questo episodio, come altri episodi della vita di Gesù, circolava in forma orale in versioni diverse prima che fossero scritti i vangeli. Quando diversi testimoni a distanza di tempo raccontano il medesimo episodio, è normale aspettarsi delle varianti su aspetti secondari o delle omissioni.

Questa non è una debolezza dei vangeli, ma una ricchezza perché testimonia dell'indipendenza di questi scritti tra loro. Anche se Matteo aveva probabilmente a disposizione il vangelo di Marco scritto parecchi anni prima, ispirato da Dio sceglie di dare un taglio diverso al racconto pur mantenendo il senso della storia intatto.

Marco ci fa capire che la bambina non era ancora morta quando Iairo va da Gesù ma muore mentre si erano già messi in viaggio. A quel punto Gesù stimolò Iairo a continuare ad avere fede.

Matteo invece taglia corto, ci fornisce una versione molto più breve e va dritto al punto: Iairo aveva fede anche dopo che sua figlia era morta. Era convinto che Gesù potesse ridarle la vita.

Matteo è interessato a mettere in luce subito la fede di Iairo. Infatti, come vedremo è ciò che Matteo farà in tutte le storie narrate in questa sezione.

D'altra parte Matteo ci dà una versione molto più breve rispetto a Marco anche della guarigione della donna che tocca Gesù mentre lui si sta recando verso la casa di Iairo. Anche in questo caso, Matteo va dritto al punto perché è interessato a mettere in luce la fede della donna e l'apprezzamento di Gesù.

Ed ecco una donna, malata di un flusso di sangue da dodici anni, avvicinatasi da dietro, gli toccò il lembo della veste, perché diceva fra sé: «Se riesco a toccare almeno la sua veste, sarò guarita». Gesù si voltò, la vide, e disse: «Coraggio, figliola; la tua fede ti ha guarita». Da quell'ora la donna fu guarita. (Matteo 9, 20-22)

Una emorragia non era una malattia letale, ma la perdita continua di sangue era debilitante e inoltre la manteneva in uno stato permanente di impurità rituale, secondo la legge (vedi Le 15:19-33), impedendole di vivere una vita normale in mezzo agli altri. Comprendiamo quindi quanto fosse importante la guarigione per quella donna.