I confratelli più giovani lo definivano “rivoluzionario tradizionalista”. E’ stato uno degli esponenti più rappresentativi del cambiamento della Chiesa cattolica nella seconda metà del Novecento. Davide Maria Turoldo, con le sue grandi contraddizioni, la sua forza prorompente e la sua vivacità intellettuale è considerato la coscienza inquieta della Chiesa.
Frate dell’ordine dei Servi di Maria padre Turoldo, oltre che poeta, è stato una vera e propria figura profetica, sia in ambito ecclesiale che civile. Ha sostenuto con grande forza le istanze di rinnovamento culturale e religioso della chiesa post conciliare ed ha combattuto la Resistenza conoscendo l’impegno sociale. Nonostante tutto ha sempre distinto bene l’attività ecclesiale dall’attività politica. E’ stato amico dei più grandi intellettuali della sua epoca, creando un grande ponte di dialogo con tanti pensatori, soprattutto atei.
Per lui la fede era soprattutto libertà di pensiero e di azione.
Nel centenario della sua nascita, avvenuta il 22 novembre 1916 in un paese del Friuli Venezia Giulia la figura di questo sacerdote dalla forte e controversa personalità è stata ricordata a Cagliari da un altro grande intellettuale, il teologo e scrittore padre Ermes Ronchi, durante un incontro organizzato alla Pontificia Facoltà Teologica dalla Libreria delle Paoline e dal Meic, il Movimento ecclesiale di impegno culturale.
Ermes Ronchi, sacerdote dei Servi di Maria come padre Turoldo e suo conterraneo, è docente di estetica teologica e di iconografia ed autore di numerose pubblicazioni. Collabora con il quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana Avvenire ed è una voce molto nota della Rai dove per tanti anni ogni sabato ha condotto la rubrica di commento al Vangelo Le ragioni della Speranza.
Questa puntata di Cammino nel mondo è dedicata alla testimonianza di padre Ermes Ronchi sulla figura di padre Davide Maria Turoldo.