Cammino nel mondo

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Senza dimora e diritti di cittadinanza: percorsi di inclusione sociale - Cammino nel mondo

December 15, 2016

Sono circa 600 i senza dimora che attualmente vivono in Sardegna: 400 di loro vivono a Cagliari e si rivolgono quotidianamente alla Caritas Diocesana di Cagliari. Delle persone che hanno abbandonato tutto e hanno scelto – per un motivo o per l’altro – di vivere sulla strada si è parlato nel corso di un interessante convegno dal titolo Senza dimora e diritti di cittadinanza – Percorsi di conoscenza e inclusione sociale attiva, organizzato nei giorni scorsi a Cagliari dalla Caritas Diocesana con la collaborazione di Regione Sardegna, Comune di Cagliari, Ordine degli Assistenti sociali, degli Psicologi e dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, al quale è seguito un interessante corso di formazione per giornalisti organizzato dall’Ordine dei Giornalisti della Sardegna in collaborazione con l’Ucsi Sardegna.
L’incontro è servito a trattare sotto molteplici punti di vista (politico, sanitario, giuridico) il fenomeno dei senza dimora e dare uno sguardo d’insieme ai percorsi di inclusione sociale predisposti dalle istituzioni per combattere le forme più drammatiche di emarginazione sociale. Nonché è servito ad evidenziare l’importante ruolo dei media nel dare voce a chi non ha voce.
Siamo tutti senza dimora
Nell’immaginario collettivo le persone senza dimora sono viste sempre come persone accasciate e senza speranza. Ma spesso – lo ha spiegato Paolo Pezzana, ex presidente della Federazione Italiana organismi per le persone senza dimora ed ex collaboratore della Caritas, quell’immagine stereotipata della povertà serve spesso a rassicurare chi si sente al sicuro dall’altra parte della barricata.
Eppure non è così. I dati sulla povertà indicano sempre più frequentemente che l’emarginazione sociale è qualcosa che può accadere a tutti. Basta la perdita del lavoro, una malattia improvvisa, una separazione, e la vita di una persona può cambiare radicalmente da oggi a domani. La povertà assoluta, quella che vuol dire non avere nulla, neppure i beni essenziali per la sussistenza primaria, potrebbe riguardare ognuno di noi.
Nel suo intervento Pezzani ha raccontato la sua esperienza come operatore della Caritas evidenziando in particolare come nelle persone senza dimora ad un certo punto subentri una sfiducia totale delle istituzioni e degli altri esseri umani: il rifiuto di essere aiutati spesso nasconde la paura di essere feriti, traditi nuovamente dalla società.
Il convegno – arricchito dagli interventi della presidente dell’Ordine degli Avvocati di cagliari Rita Dedola e del magistrato della Corte d’Appello cagliaritana Giorgio Altieri, si è concluso con l’anticipazione di un progetto teatrale dedicato alle persone emarginate: lo spettacolo Sonnai di Davide Iodice, interpretato proprio da alcuni attori senza dimora che nella dimensione teatrale hanno riscoperto la gioia di vivere e di stare insieme.
Ne abbiamo parlato nella trasmissione Cammino nel mondo – Storie di fede quotidiana che potete ascoltare in questo podcast.
Buon ascolto!!!